Libri

L'apprendimento sociale ed emotivo

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L'apprendimento sociale ed emotivo - Cavioni e Grazzani

Teorie e buone pratiche per promuovere la salute mentale a scuola

Valeria Cavioni, Ilaria Grazzani

il Mulino, 2023

La socializzazione tra pari e con i docenti è divenuta negli ultimi anni sempre più centrale per la salute mentale e per il benessere degli studenti. Il costrutto teorico dell’apprendimento sociale ed emotivo (SEL) risulta essere un aspetto protettivo dal disagio scolastico e propedeutico alla costruzione di relazioni sociali efficaci e soddisfacenti.

Questo volume ripercorre le principali tappe della costruzione teorica del modello del SEL e descrive i programmi di intervento sviluppati in base ad esso e implementati a partire dalla scuola dell’infanzia fino a quella secondaria. Inoltre, vengono presentati metodi e strumenti di valutazione dell’apprendimento sociale ed emotivo, al fine di verificare l’efficacia dei programmi nell’ambito scolastico. Una risposta concreta al bisogno di favorire lo sviluppo delle abilità socio-emotive di alunni e alunne delle scuole di ogni ordine e grado.

Il carattere e la lettera

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silvia pozzi copertina libro il carattere e la lettera

Tradurre dal cinese all’italiano

Silvia Pozzi

Hoepli, 2022

Dedicato alle specificità della traduzione dalla lingua cinese, il manuale presenta i contenuti necessari alla riflessione e alla prammatica della traduzione per la combinazione linguistica cinese-italiano da una prospettiva inedita: cosa trasportare, cosa trasformare e cosa far cadere nel passaggio dal carattere alla lettera?

L’opera, la prima del genere pubblicata in Italia, è articolata in 5 capitoli ciascuno dei quali è corredato da brani in cinese con esempi di traduzione e tavole sinottiche di confronto con la resa in altre lingue europee (inglese, francese, spagnolo) o di comparazione tra più versioni italiane del testo (di traduttori diversi o delle diverse fasi di revisione) commentate.

Chiude il volume un saggio sulle varietà della lingua cinese letteraria a Hong Kong, Taiwan e in Malesia.

In appendice sono presenti prove di traduzione con note tecniche e linguistiche utili a operare una riflessione sui testi di partenza e di arrivo, e a mettere in pratica le possibili strategie traduttive.

Gaddabolario

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copertina libro gaddabolario

Duecentodiciannove parole dell'Ingegnere

a cura di Paola Italia; contributi di Claudia Bonsi

Carocci, 2022

Se avete in mano questo libro vuol dire che siete tra coloro che Gadda lo hanno solo sentito nominare (“l’Ingegnere della letteratura”, “il Joyce italiano”), ma finora non lo hanno mai letto (“Gadda è troppo difficile”, “Gadda bisogna tradurlo”). Oppure fate parte, come gli autori di questa impresa, della categoria degli “adepti”, ovvero di coloro che in un certo momento della vita hanno incontrato un libro di Gadda e, dopo lo smarrimento iniziale, hanno deciso che non lo avrebbero posato finché non ne avessero capito almeno una pagina. Perché leggere Gadda è un’avventura: un esercizio di conoscenza, un viaggio nella lingua italiana, un corso pratico di ironia. A volte si ride irrefrenabilmente, fino alle lacrime, altre volte è un riso amaro, sarcastico. Questo Gaddabolario, scritto dagli “adepti” per chi non lo è ancora, raccoglie e spiega duecentodiciannove parole gaddiane – un numero da cabala “ingravallesca”: via Merulana 219 è il centro in cui convergono tutti i delitti del Pasticciaccio – da abracadabrante a Zoluzzo. Uno strumento indispensabile per addentrarsi, di parola in parola, nei labirinti dell’Ingegnere e perdersi nel piacere della sua incomparabile prosa.

Educazione in carcere. Sguardi sulla complessità

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Copertina - Educazione in carcere - Oggionni

A cura di Roberto Bezzi e Francesca Oggionni

FrancoAngeli, 2021

Il carcere è un territorio dell’educazione che può considerarsi estremo, nella molteplicità di antinomie e contraddizioni che lo caratterizzano. La sua poliedricità è dovuta a un mandato istituzionale centrato sulla valenza pedagogica dell’esperienza detentiva, che convive però con un mandato sociale, culturalmente diffuso e incisivo, che attribuisce alla reclusione una valenza (illusoriamente) salvifica rispetto ad una costante percezione di insicurezza. Lo scarto esistente tra rappresentazioni e realtà fa entrare in contraddizione le funzioni, le intenzioni e le pratiche quotidiane, specie rispetto ai temi cardine dei diritti delle persone detenute nonché delle distorsioni identitarie, esistenziali e di potere indotte dalla detenzione sulle traiettorie di vita personali, familiari e sociali. Al fine di aprire nuove possibili prospettive di pensiero critico rispetto al problema carcere, il testo mette in luce alcune questioni chiave e sollecitazioni critiche di ordine educativo-pedagogico, sulle quali si innestano tre affondi interdisciplinari – sociologico, giuridico e psicologico – e due sguardi professionalmente coinvolti nella quotidianità amministrativa della giustizia e nell’informazione. L’intreccio di diversi sguardi ed esperienze permette di offrire a studenti e operatori del settore uno strumento di conoscenza e problematizzazione attraverso cui osservare l’educazione (e le educazioni) in carcere secondo un approccio multidimensionale, attento alla complessità e in ricerca di snodi prospettici di svolta e possibile evoluzione. 

Da piccolo ero un genio

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da piccolo ero un genio copertina libro

Sette capacità da non perdere diventando adulti

Anna Granata, Illustrazioni di Margherita Allegri

Gribaudo, 2022

Grandi artisti che mostrano le proprie opere, scienziate ingegnose che cercano di scoprire le leggi della natura, raffinati filosofi che si interrogano sul senso della vita: siamo stati tutti così, nel tempo dell’infanzia.
Poi qualcosa è cambiato. Un potente e impercettibile filtro selettivo entra in gioco con le prime esperienze in famiglia, a scuola, nello spazio pubblico. L’idea che ci siano forme di intelligenza da coltivare e altre no, inibisce molte delle nostre qualità espressive e immaginative.
Eppure, tenere in mano una matita o arrampicarsi su un albero, comunicare con l’espressività del corpo o mettere all’opera la propria capacità intuitiva, sono dimensioni connesse alla possibilità di immaginare alternative di vita e di lavoro. È di queste capacità che sentiamo urgente bisogno, anche a livello collettivo, per immaginare un diverso rapporto con la natura e col pianeta, così come altri modi di intendere i confini tra popoli e culture.
Da piccolo ero un genio - un po’ saggio scientifico un po’ graphic novel - è un libro scritto per un lettore adulto disponibile a mettersi in gioco come essere umano ma anche come insegnante, formatore o genitore. Se riscoprire le capacità dell’infanzia è una straordinaria opportunità per ognuno di noi, trattare con cura le capacità dei bambini di oggi è il miglior investimento per il nostro comune futuro.

Diari

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antonio delfini diari copertina

Antonio Delfini, a cura di Irene Babboni, contributi di Claudia Bonsi

Einaudi, 2022

Diari di Delfini coprono gli anni dal 1927 alla fine del 1944. Sono stati parzialmente pubblicati nel 1982. L’attuale edizione è stata ricavata dai manoscritti inediti dello scrittore con un complesso lavoro filologico al quale Irene Babboni si è dedicata per molti anni e che, dopo la sua morte, è stato completato da Claudia Bonsi. Tra le pagine di questi quaderni e taccuini troviamo un’affascinante raccolta di pensieri, invettive, poesie e narrazioni, sempre sul filo del paradosso, che finalmente può essere letta integralmente. Proprio per il loro carattere eterogeneo, i Diari sono la via preferenziale per entrare nel mondo e nel laboratorio creativo di uno scrittore geniale quanto bizzarro e asistematico.

«Questo è un libro straordinario. Non esiste infatti nell’intera letteratura italiana dell’ultimo secolo un’opera simile che sia insieme la registrazione dei moti interiori di un’anima, il diario d’un apprendistato letterario, la cronistoria di un periodo. Forse l’unico testo autobiografico cui si può paragonare è Il mestiere di vivere di Cesare Pavese, ma mentre il diario dello scrittore piemontese è condotto sotto il segno della depressione, quello di Antonio Delfini possiede una inusitata leggerezza: è ingenuo, imprevedibile, fantasioso, uno zibaldone a zig zag. I Diari sono senza dubbio il libro piú importante e piú significativo di uno scrittore la cui opera complessiva sfugge a qualsiasi definizione e classificazione».

(dalla Prefazione di Marco Belpoliti)

Children’s development of social understanding

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cover libro Children’s development of social understanding

Using language games to promote the comprehension of mental states

Ilaria Grazzani, Veronica Ornaghi

Edizioni Junior, 2022

The authors explore the theme of social understanding via the theoretical constructs of theory of the mind and emotion understanding. They start from a state-of-the-art review of psychology inquiry into the fascinating domain of children’s developing knowledge of intentions, emotions, thoughts, desires and beliefs, before going on to offer a clear and focused account of a training study they conducted in preschools, and the educational programme that this research has informed and validated. The intervention they document entailed story readings enriched with the language of inner experience, followed by small-group language game activities designed to enhance the participating children’s social, emotional, linguistic, and cognitive skills. The book is addressed to educators, teachers, parents, practitioners, and all those who wish to support and foster the development of social understanding in children, while doubling as an up-to-date reference work for scholars and researchers interested in this line of inquiry.

Politics of the Many: Contemporary Radical Thought and the Crisis of Agency

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book cover Politics of the Many

A cura di R. Carson, B. Halligan, A. Penzin, Stefano Pippa

Bloomsbury Academic, 2022, 248 pp. Isbn 9781350105638

Politics of the Many trae ispirazione dalla celebre chiamata alle armi di Percy Bysshe Shelley: “You are many – They are few!”.

Questa idea dei Molti, come forma generale di soggettività emancipatrice che non può essere cancellata per il bene dell'Uno, è il presupposto filosofico e politico condiviso dai curatori e dagli autori di questo libro. I contributi presentati indagano le questioni dell'azione collettiva e della sua crisi nel capitalismo contemporaneo, confrontandosi con la filosofia marxista, la psicoanalisi, le critiche post-coloniali, le teorie della riproduzione sociale e della forma-valore, ed attingendo allo stesso tempo al pensiero e alle strategie degli attivisti.

Questo libro interroga sia le formazioni consolidate che quelle emergenti dei Molti (popolo, classe, il pubblico, le folle, le masse, le moltitudini), tracciando le loro genealogie, le loro vittorie e i loro recenti fallimenti, cercando di cogliere il loro potenziale per “trasformare il mondo”. Il libro propone ed esplora una serie intensa e provocatoria di concetti, figure e costellazioni teoriche nuove o reinventate, tra cui la dividualità, il centauro, l’avanguardia involontaria, l’insonnia al lavoro, il capitalismo “always-on”, la moltitudine, le folle, la necropolitica e il legame tra soggettività politica e forma-valore.

Didattica Nova

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Copertina libro Didattica Nova

Lo “spazio-tempo” dell’apprendimento digitalmente aumentato

Paola Lisimberti, Stefano Moriggi

Gruppo Spaggiari Parma, 2020

Didattica nova non è un libro sulla didattica al tempo del Covid _19. E non lo in quanto è stato scritto nella convinzione che il virus abbia reso non ulteriormente prorogabili problemi e questioni che affliggevano la scuola italiana ben prima che scoppiasse la sciagurata epidemia. Il Coronavirus ha trasformato in urgenza ciò che già da tempo era un’emergenza. Nel senso che la necessità di mettere radicalmente in discussione una tradizione didattica ormai clamorosamente scollata dalla realtà di un mondo extra-scolastico in continua e rapida evoluzione era, appunto, emersa in tutta la sua evidenza da qualche decennio. Per lo meno agli occhi di chi non ha smesso di riconoscere all’istituzione un ruolo strategico nella formazione di giovani in grado di comprendere e affrontare le sfide del loro tempo. Didattica nova intende fornire un “kit di sopravvivenza” a coloro che avessero scelto di imboccare la via della contaminazione. Gli autori preferiscono parlare di evoluzione, in quanto non hanno alcuna esitazione a concepire la scuola come un dispositivo culturale che, in quanto tale, se non evolve si estingue. E non per colpa della tecnologia, che per altro a scuola c’è sempre stata…

Atolls of the Maldives

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Atolls of the Maldives book cover

Nissology and Geography

A cura di Stefano Malatesta; Marcella Schmidt di Friedberg; Shahida Zubair; David Bowen e Mizna Mohamed

Rowman & Littlefield Publishers / Rowman & Littlefield International
2021. Serie: Rethinking the Islands

Oltre l’immagine di paradiso tropicale e la fama collegata alle conseguenze del cambiamento climatico, le Maldive sono un affascinante paese insulare che si confronta, nel contesto contemporaneo, con complesse trasformazioni sociali, culturali, economiche e ambientali. Atolls of the Maldives: Nissology and Geography propone una lettura spaziale delle sfide chiave che la società maldiviana deve affrontare, guidando i lettori alla scoperta della geografia umana e ambientale di questo arcipelago dell'Oceano Indiano. “Atollo" è una categoria spaziale che i geografi possono adottare per interpretare la fenomenologia di molte regioni insulari, come il caso degli arcipelaghi corallini dell'Oceano Indiano, comprese le Maldive. Nella prospettiva proposta da questo volume, l'atollo è una scala che facilita la descrizione delle Maldive attraverso molteplici approcci e linguaggi disciplinari. Nel libro, infatti, geografi, sociologi, geologi, biologi ed esperti di politiche ambientali aiutano il pubblico a muoversi attraverso i complessi sistemi di interrelazioni, connessioni e disconnessioni che modellano l'ambiente e la geografia di questo straordinario arcipelago.

Beyond the tropical paradise and beyond the fear of climate change effects, the Maldives is a fascinating island country that faces social, cultural, economic and environmental transformations. Atolls of the Maldives: Nissology and Geography provides a spatial analysis on some key challenges the Maldivian society has to deal with, and guides the reader in the discovery of the human and environmental geography of this Indian Ocean archipelago. “Atoll” is a spatial category geographers can adopt to interpret the phenomenology of many island regions, such as the case of the coral archipelagos of the Indian Ocean, including the Maldives. In our perspective, atoll is a scale that facilitates the description of the Maldives through multiple approaches and disciplinary languages. Geographers, political scientists, sociologists, geologists, biologists and experts in environmental policies help the audience to move through the complex systems of interrelations, connections and disconnections that shape the environment and the geography of this extraordinary archipelagic country. 

Torquato Tasso, Aminta

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copertina torquato tasso aminta davide colussi paolo trovato

a cura di Davide Colussi e Paolo Trovato

Einaudi, 2021

L’Aminta ha ricevuto nel tempo le cure di molti editori e commentatori. Il testo critico che qui si presenta al posto di quello vulgato, inaffidabile e concepito su presupposti erronei, perviene a una storia testuale del tutto nuova, come è illustrato nell’ampia nota al testo che chiude il volume. A sua volta il commento rivede in profondità la tradizione dei commenti al testo, rendendo il giusto merito ai contributi dell’erudizione sei-settecentesca, preziosi nella ricerca delle fonti letterarie sottese all’opera ma passati nel tempo sotto silenzio o dimenticati.
Sul fondamento di un testo criticamente accertato, al commento è consentito di indagare più a fondo la fisionomia linguistica e stilistica della pastorale. L’attenzione prestata alla dimensione linguistica comporta fra i suoi risultati non solo un incremento nel numero delle fonti rispetto a quelle procurate dai commenti precedenti, in specie estendendo il raggio di osservazione al di fuori della riserva costituita dalla tradizione poetica, ma anche un’analisi più minuta dei riscontri praticabili in altre opere tassiane, in versi e in prosa. Anche quel che non resta impigliato nella rete dei rimandi intertestuali acquista, in questa prospettiva, una sua rilevanza, in quanto caratteristico dell’impasto linguistico dell’Aminta soltanto. In qualche caso l’opera di raffronto conduce a nuove ipotesi di riconoscimento per le traduzioni di testi classici avute fra mano da Tasso o per i riferimenti al contesto storico contenuti allusivamente nella pastorale: così vale per i personaggi di Nerina e Dafne, sinora non ricondotti a figure reali della corte ferrarese. 
Al termine di ogni atto una nota conclusiva pone nel debito rilievo la varietà di soluzioni, formali e insieme drammaturgiche, che sono di volta in volta esperite entro l’unità di misura della scena o dell’atto. 

Nel mondo

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Monica Guerra - Nel mondo

Pagine per un'educazione aperta e all'aperto

Monica Guerra

FrancoAngeli, 2020

Il testo si colloca nell'ambito dei lavori che approfondiscono il tema dell'educazione all'aperto, intendendo con questa espressione innanzitutto l'ambiente di vita, dal più prossimo ai più distanti, fino ad assumerlo per estensione come luogo del rapporto tra individuo e mondo.
A partire dalle molte declinazioni possibili di educazione all'aperto, fuori, in natura, il volume attraversa pagine di maestri, naturalisti, scrittori, illustratori e artisti, figure speciali di ricercatori che mostrano come l'incontro con il mondo sia sempre animato, contemporaneamente, da uno sguardo insieme scientifico, nel senso di interrogante le cose del mondo, e contemplativo, nel senso di appassionato della sua bellezza.
Ogni contributo incontrato, pur nella sua specificità, suggerisce allora una postura comune, indicando come lo stare in relazione, in una relazione che è adesione viva alle cose del mondo, sia la cifra trasversale e necessaria per ogni avvicinamento di senso.
Un'educazione che si assuma questa responsabilità può rispondere a quei bisogni, noti da tempo, di vita, natura e mondo di cui bambini e ragazzi sono portatori. Ma essa risponde anche al bisogno del mondo di un dialogo rinnovato con l'uomo, tale da permettere, più che mai oggi, una fertile convivenza e una reciproca comprensione, che non è solo capacità di capire, ma prima di tutto capacità di sentire e comprendere.

Sulla maleducazione

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Copertina libro "Sulla maleducazione" di Sergio Tramma

Sergio Tramma

Raffaello Cortina, 2020

La maleducazione oggi non è più considerabile come assenza o insufficienza di "buona educazione". A differenza di quella del passato, non è espressione di subculture definibili devianti, artistiche, antagoniste, ma manifestazione, pur se in forme ed espressioni variegate, di culture anche maggioritarie e socialmente legittimate. Non è lo scarto, la zona d'ombra della "beneducazione", ha vita e autonomia proprie, costituisce anche uno dei segni della profonda crisi, o del definitivo esaurimento, dei comportamenti e dei vincoli relazionali auspicati dalle "narrazioni" riconducibili al cristianesimo, al marxismo, al liberalismo democratico. Il libro colloca la maleducazione (le maleducazioni) sul piano che più dovrebbe esserle proprio, quello pedagogico-educativo, per indagarne le forme e le manifestazioni, le cause, i vantaggi e gli svantaggi che procura, i processi che l'hanno generata, le esperienze che inducono le persone a essere maleducate.

Capirsi non è ovvio

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copertina libro Capirsi non è ovvio

Dialogo tra insegnanti e genitori in contesti educativi interculturali

Chiara Bove

FrancoAngeli, 2020

La relazione tra insegnanti e genitori è un fenomeno dinamico, multivocale e culturalmente situato. Parole come coinvolgimento, collaborazione, co-educazione e partnership costituiscono il lessico di base della pedagogia della partecipazione. L'intercultura evidenzia tuttavia alcune ambiguità concettuali e terminologiche legate al tema.

In questa prospettiva, il testo propone di rileggere gli incontri tra insegnanti e genitori come un'esperienza di apprendimento partecipato profondamente formativa: ne beneficiano i bambini, ma anche le famiglie e gli educatori. Capirsi tra adulti è la base per la costruzione di ambienti educativi di qualità che siano luoghi di convivenza democratica, nel rispetto profondo del diritto inalienabile alla diversità nei modi, nei pensieri, nei linguaggi e nelle emozioni.

Il volume, composto di tre parti (le teorie, le ricerche, i metodi), affronta questi temi sulla base di esperienze di ricerca condotte a partire dall'ascolto delle voci di genitori e insegnanti in contesti internazionali. L'autrice offre un contributo teorico e metodologico per ripensare a come parliamo "di" e "con" le famiglie in un momento di grandi cambiamenti sul piano dei valori e delle pratiche. Una lettura critica su un tema "classico" e una proposta di allenamento al decentramento culturale come obiettivo pedagogico fin dall'infanzia.
Il testo si rivolge agli studenti universitari, ai ricercatori, agli insegnanti/educatori e a tutti coloro che si occupano di infanzia e di pedagogia della famiglia.

Lo sviluppo della comprensione sociale nei bambini

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copertina libro "Lo sviluppo della comprensione sociale nei bambini. "

Un laboratorio sui giochi linguistici per promuovere la teoria della mente e la comprensione delle emozioni

Veronica Ornaghi, Ilaria Grazzani

Edizioni Junior-Spaggiari, 2020

Il volume presenta una proposta educativa, per bambini di scuola dell'infanzia e per il biennio di scuola primaria, che si basa su un'innovativa ricerca-intervento realizzata sullo sfondo degli studi che riguardano lo sviluppo della comprensione sociale. Si tratta di un'area d'indagine che si riferisce alla capacità di comprensione dell'altro come soggetto dotato di un mondo interno fatto di intenzioni, emozioni e cognizioni che entrano in gioco nelle interazioni sociali fin dai primi mesi di vita dei bambini.

Le autrici approfondiscono il tema della comprensione sociale attraverso i costrutti teorici di "teoria della mente" e "comprensione delle emozioni", fornendo un'aggiornata rassegna degli studi psicologici in quest'area d'indagine. Inoltre, raccontano in modo agile e chiaro la ricerca-intervento da loro realizzata nel contesto della scuola dell'infanzia, da cui evincono una validata proposta educativa. Essa consiste nella lettura di storie, arricchite di linguaggio del mondo interno, seguita dalle attività di gioco linguistico in piccolo gruppo, che consentono di promuovere lo sviluppo di capacità sociali, emotive, linguistiche e cognitive nei bambini.

Il libro si rivolge a educatori, insegnanti, genitori, professionisti e a tutti coloro che desiderino sostenere e promuovere lo sviluppo della comprensione sociale dei bambini. Rappresenta, inoltre, una fonte d'aggiornamento per studiosi e ricercatori interessati a quest'area di studi.

Costruire inclusione

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Copertina libro Costruire Inclusione di Andrea Mangiatordi

Progettazione Universale e risorse digitali per la didattica

Andrea Mangiatordi

Angelo Guerini e Associati, 2019

Le tecnologie digitali hanno sicuramente aperto nuovi orizzonti nell’accesso ai contenuti culturali e didattici: li hanno resi disponibili attraverso una molteplicità di dispositivi e di soluzioni, eliminando di fatto una serie di vincoli, soprattutto spazio-temporali, alla loro fruizione. Eppure basta poco, veramente poco, perché un contenuto digitale presenti una barriera per persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento: un’incompatibilità con le tecnologie assistive, l’uso di codici e canali non universali, persino un formato di file utilizzato in modo non adeguato possono compromettere l’esperienza di accesso a un contenuto. È importante allora riflettere in modo sistematico sulle scelte di progettazione e di distribuzione delle risorse digitali, nell’ottica di una Progettazione Universale che permetta di massimizzare la compatibilità con le tecnologie assistive, adottare soluzioni basate su evidenze ed estendere i benefici di questi accorgimenti a tutti i potenziali fruitori.
Questo volume intende offrire una panoramica sulle soluzioni disponibilie sulle cornici teoriche che permettono di non perdere di vista l’obiettivo di garantire l’accesso a tutti, nessuno escluso.

Per un lessico della poesia italiana nel primo Novecento

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copertina libro Per un lessico della poesia italiana nel primo Novecento

a cura di Claudia Bonsi e Davide Colussi

Cesati, 2019

Com’è cambiata la lingua della poesia con la dissoluzione del lessico poetico tradizionale e il parallelo ingresso di voci appartenenti al lessico comune o settoriale? Quale dialettica si è instaurata tra lessico alto e lessico basso, tra relitti della tradizione e apporti dal quotidiano? A partire da questi interrogativi generali, gli interventi qui raccolti tracciano un quadro della lingua poetica nella prima parte del secolo secondo prospettive diverse, entro un arco cronologico che si dipana tra il 1903 e il 1945. Agli studi che si basano su corpora poetici al fine di osservare l’andamento di arcaismi, forestierismi e voci specialistiche si affiancano saggi sulla lingua delle traduzioni, sul lessico d’autore e sulla storia di singole parole: una tappa nella costituzione ideale di un lessico critico della lingua poetica novecentesca, in cui vengano rilevate linee di influenza e di opposizione che congiungono, o disgiungono, autori e tradizioni poetiche.

Teorie e metodi di pedagogia interculturale

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libro mariangela giusti

Mariangela Giusti

Laterza, 2017

La pedagogia interculturale è strettamente collegata ai flussi migratori odierni. È la scuola per prima, infatti, a dover far fronte ai grandi cambiamenti della popolazione scolastica dotandosi di strumenti per accogliere adeguatamente i ragazzi con patrimoni culturali e linguistici ricchi e diversi. A questo fine, l’autrice fornisce il nuovo quadro teorico della pedagogia interculturale e al contempo propone laboratori e metodi di didattica interculturale che docenti ed educatori possono utilmente adottare nel loro lavoro in classe.

L'educazione antica e il confronto con l'altro

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copertina libro educazione antica

Supplici, esuli, ospiti, nemici in alcuni testi della cultura greca antica

Gabriella Seveso

FrancoAngeli, 2018

Questo testo si propone di indagare la relazione con lo xenos (ospite, straniero, nemico, esule), nella cultura greca antica, attraverso l'analisi dei testi omerici e di alcune tragedie di epoca classica.
Dopo aver illustrato il precetto del rispetto dell'ospite quale valore fondamentale, insieme all'areté guerriera, dell'educazione arcaica, il testo analizza la costruzione dello stereotipo dello straniero come "barbaro", termine che da una connotazione inizialmente neutra - colui che occupa uno spazio differente dal punto di vista geografico, politico e sociale - ne assume in seguito una marcatamente dispregiativa, mostrando quanto tale costruzione abbia innervato l'educazione dei cittadini in epoca classica e abbia contribuito al consolidamento dell'ideale formativo del cittadino e a una vera e propria retorica della democrazia, attraverso i messaggi complessi delle tragedie di Eschilo.
Infine, la riflessione su alcune tragedie di Euripide ricostruisce invece come la disgregazione della polarità greco/barbaro abbia comportato interrogativi molto profondi sulla cittadinanza, sull'educazione, sull'efficacia del percorso formativo stesso, fino a sfociare in una proposta radicale di revisione delle categorie sulle quali fondare la relazione noi/altri.
Affrontare questi nuclei tematici, comprendere i procedimenti retorici con cui essi emergono, rendersi conto dei messaggi educativi implicitamente o esplicitamente veicolati, è compito arduo ma affascinante della storia dell'educazione antica, che, in epoca di drammatiche migrazioni e di conflitti laceranti, dimostra la sua bruciante attualità guidandoci tutti a una maggiore consapevolezza di questa eredità nel confrontarci con le altre culture e delle astuzie della comunicazione nel produrre slittamenti semantici pericolosi. In questo senso il volume si rivolge non solo agli studiosi dell'antichità classica, ma anche a educatori e insegnanti che si potranno giovare di quest'opera di decostruzione.

Lifelong learning in università

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copertina libro Lifelong Learning

Storie di studenti non tradizionali

Andrea Galimberti

Unicopli, 2018

Cosa significa apprendere lungo il corso dell'intera vita? Come l'imperativo «lifelong for all», da perseguire nell'interesse del progresso economico, ma anche in nome dell'equità, dell'inclusione e della coesione sociale, si lega alle missioni accademiche? Queste sono le domande alla base di una ricerca pedagogica volta a illuminare l'esperienza di studenti che provengono da retroterra socio-economici distanti dal mondo accademico e/o che entrano (o rientrano) in formazione in un'età superiore alla norma, seguendo percorsi non lineari. Sono coloro a cui le politiche educative internazionali intendono dare piena cittadinanza culturale all'interno dell'istruzione terziaria, ma che la letteratura di settore definisce come «studenti non tradizionali»: sotto-rappresentati e a maggior rischio di abbandono. Il volume si propone di esplorarne il punto di vista intrecciandolo ai principali dilemmi che oggi attraversano l'università e alle criticità emergenti nella «nuova cultura» del lifelong learning.

L'anno della Storia 1974 - 1975

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copertina libro Angela Borghesi - L'anno della storia

Il dibattito politico e culturale sul romanzo di Elsa Morante

Angela Borghesi

Quodlibet, 2018

Nel giugno del 1974 Einaudi pubblica La Storia di Elsa Morante. In copertina, la frase «Uno scandalo che dura da diecimila anni». La discussione sul romanzo, che subito divampa per protrarsi fino all’estate dell’anno successivo, è molto più di una semplice controversia letteraria. L’inatteso, vastissimo successo di pubblico è accompagnato da un’attenzione capillare da parte della stampa: oltre agli interventi sulle pagine delle testate maggiori, destinati a moltiplicarsi nel corso dei mesi, compaiono recensioni ovunque, dai quotidiani locali ai perio- dici femminili alle più svariate riviste di settore, e nuovo spazio viene concesso alla corrispondenza dei lettori, in una virtuale anticipazione dei moderni blog. Ben presto la disputa assume carattere di polemica ideologico-politica, mettendo a nudo presupposti e pregiudizi della mentalità di quegli anni. La cronaca della ricezione del romanzo mo- rantiano – qui ripercorsa con il corredo di un commento inedito at- tribuibile a Franco Fortini, di un’ampia appendice di documenti e di bibliografia – diventa così la cartina di tornasole di un’intera stagione politico-culturale, nella quale il dibattito su un libro che ha entusia- smato il pubblico e diviso gli addetti ai lavori è potuto diventare una pagina dell’autobiografia della nazione.

Il posto delle fragole

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copertina libro Il Posto delle Fragole

Intimità e vecchiaie

Micaela Castiglioni

ETS Editore, 2019

L’interesse per la vecchiaia più sovente indicata come età anziana o terza età, secondo un tabù concettuale e terminologico della contemporaneità occidentale, è riconducibile a saperi quali la geriatria, la neurologia, la psichiatria o la psicologia che di essa forniscono una lettura biomedica orientata a evidenziarne i fattori di criticità e di perdita, in chiave preventiva e non. In ambito pedagogico la vecchiaia rappresenta un oggetto di ricerca indagato tramite uno sguardo sfaccettato ma pur sempre debole rispetto alla vita interiore, emotiva e affettiva di chi sta vivendo l’ultima stagione della vita. Il testo Il posto delle fragole. Intimità e vecchiaie si propone di legittimare nuovamente il termine vecchiaia dentro un complessivo e articolato processo culturale e sociale – già in corso – di ripensamento delle diverse età della vita, indagando al contempo i molteplici e differenti profili delle vecchiaie di oggi. L’attenzione in modo più specifico è rivolta a un vissuto e ad un’esperienza del tutto inesplorati come quella dell’intimità e del sentire intimo, considerati nelle loro articolate forme e manifestazioni. Ciò, tramite il contributo di conversazioni con esperti e di riferimenti letterari e filmici.

Il debito simbolico

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copertina libro Il Debito Simbolico

Una storia sociale della disabilità in Italia tra Otto e Novecento

Matteo Schianchi

Carocci, 2019

Proprio perché riguarda il corpo, la disabilità ci pone da sempre quesiti  decisivi. Lo statuto di inferiorità assegnato agli individui con tali caratteristiche è la risposta. Le biografie di un eroe del Risorgimento, di un letterato e di ignoti individui, il potere sociale e culturale della religione, i silenzi sugli infortuni nel sistema di fabbrica e le insufficienti forme di riparazione, la costruzione della figura dell’infermo da parte di un quotidiano e della letteratura italiana sono il banco di «trasformazione della storia in natura» (Bourdieu). Il debito simbolico è il modo stesso con cui, tutti, pensiamo e consideriamo gli individui dal corpo menomato, è il fardello con cui deve fare i conti il loro percorso sociale. Esaminare la lunga eredità che la storia ci ha lasciato è il primo passo per costruire modalità capaci di arginare processi di inferiorizzazione, ritenuti “naturali”. In alternativa, non si può che assistere, e contribuire, al perpetuarsi di rapporti che, per quanto misconosciuti, restano di forza e di dominio.

Gli anni stretti

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copertina libro Gli Anni Stretti

L’adolescenza tra presente e futuro

Pierangelo Barone

FrancoAngeli, 2019

Che ne è oggi dell’adolescenza? Dell’adolescenza che abbiamo conosciuto? Dell’adolescenza “età dei dilemmi”, “della crisi”, del “noi siamo infinito”? Il volume sostiene la tesi provocatoria che l’adolescenza, nelle caratteristiche e nelle forme con cui ancora la immaginiamo e la pensiamo, non esiste più. Questo libro, grazie a uno sguardo pedagogico che pone al centro i dispositivi esperienziali reali in cui sono immersi gli adolescenti, contribuisce a chiarire il compito educativo che si trovano a dover affrontare oggi genitori, insegnanti ed educatori professionali.

Le più piccole cose

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copertina libro Le Più Piccole Cose Monica Guerra

L'esplorazione come esperienza educativa

Monica Guerra

FrancoAngeli, 2019

Esplorare è uno dei modi possibili per esercitare un'educazione che intende rinnovarsi, impegnandosi a tenere in dialogo individui, oggetti e contesti, mettendo al centro le domande anziché le risposte, non temendo l'approfondimento ma anzi riconoscendolo come una delle possibilità per contrastare sia l'accumulo nozionistico che la semplificazione contenutistica, e privilegiando allo stesso tempo una forma rispettosa del procedere di ciascuno attraverso la condivisione della ricerca, su ogni cosa, anche la più piccola.

Il testo, muovendo dal concetto di esperienza deweynamente inteso, indaga il tema dell'esplorazione fino a declinarlo come una esperienza educativa, che qui ha le sue radici all'incrocio tra una pedagogia in fermento, strutturalmente e permanentemente, e un'arte vitale e affacciata sul mondo, come è quella, assunta a riferimento, dei lavori di Keri Smith.

Vulnerabilità in età adulta

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libro Vulnerabilità in età adulta copertina

Uno sguardo pedagogico

Sergio Tramma, Matteo Cornacchia

Carocci Editore, 2019

A fronte di una consistente produzione pedagogica che, nel tempo, si è occupata delle “potenzialità” dell’apprendimento in età adulta, ci pare di constatare come l’attuale condizione adulta sia anche caratterizzata da forme conclamate di disagio o da una diffusa fatica esistenziale nel sostenere i ruoli e le responsabilità che questa fase della vita comporta. Il nostro sguardo intende pertanto rivolgersi a questa “zona grigia” che, trovandosi all’incrocio di più ambiti disciplinari, rischia di sfuggire alla dimensione teorica e, di conseguenza, alla possibilità di avere gli opportuni orientamenti per interventi socio-educativi mirati. A tale scopo il volume accoglie contributi dedicati a varie forme di vulnerabilità, a volte inscritte nella stessa condizione adulta, altre volte determinate o amplificate dall’imprevedibilità delle traiettorie di vita.

Il lavoro educativo in salute mentale

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Copertina del volume Il lavoro educativo in salute mentale

Una sfida pedagogica

Cristina Palmieri, Maria Benedetta Gambacorti-Passerini

Guerini e Associati, 2019

Cosa significa per i professionisti dell’educazione operare nell’ambito della salute mentale? Quali gli aspetti cruciali a cui prestare attenzione per progettare finalità educative di un intervento in salute mentale?
L’analisi si articola attorno a questi interrogativi, accompagnando il lettore in una riflessione che lo avvicini a tematizzare peculiarità, criticità e punti di attenzione per pensare il lavoro educativo in salute mentale. L’intento del volume è comprendere la connessione possibile tra pedagogia e psichiatria, evidenziando possibilità e direzioni di senso del lavoro educativo di primo e secondo livello nell’area della salute mentale. Le narrazioni di professionisti educativi operanti in tale ambito consentono al lettore di intravedere da subito una declinazione pratica rispetto a quanto viene tematizzato a livello teorico.
Il testo si rivolge ai professionisti dell’educazione, in particolare agli educatori socio-pedagogici, in formazione o già attivi nell’ambito della salute mentale, ma può rivelarsi un utile strumento anche per professionisti di differente formazione che desiderino mettere maggiormente a fuoco il lavoro educativo, che spesso appare inafferrabile e invisibile, nell’area della salute mentale.

Lucifero e altri racconti

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copertina libro Lucifero e altri racconti

Traduzione di Andrea Maurizi

Lindau, 2019

Quelli che qui presentiamo, in una nutrita selezione e in buona parte inediti, sono i kirishitan mono o nanban mono, i «racconti cristiani» o «racconti dei barbari del sud», che Akutagawa scrisse tra il 1916 e il 1927 prendendo spunto dalle modalità con cui il cristianesimo fu recepito e interpretato dai giapponesi nel cosiddetto «secolo cristiano» (1549-1639), un periodo compreso fra l’arrivo dei primi missionari gesuiti e la loro persecuzione e definitiva espulsione dal paese. In essi Akutagawa non si limita a presentare uno spaccato delle vicissitudini della nuova religione: l’ambientazione storica gli consente infatti di costruire delle narrazioni in cui il passato gli fornisce gli strumenti per meglio comprendere sé stesso e il processo di modernizzazione in corso. 

L’interesse di Akutagawa per il cristianesimo rispondeva al richiamo – diffuso in Giappone ben oltre gli ambienti intellettuali – di una religione che al tempo stesso affascinava e suscitava diffidenza, e stimolava un’acuta nostalgia per il passato insieme a quell’incontenibile desiderio di ibridazione culturale che avrebbe mutato nel profondo l’identità del paese tra il XIX e il XX secolo.

Quando la mattina del 24 luglio 1927 Akutagawa pose fine alla sua vita, appoggiata sul petto aveva una traduzione integrale in giapponese della Bibbia. Per anni aveva continuato a documentarsi e a ragionare sui più vari aspetti della dottrina cattolica, da lui intesa sia come uno strumento indispensabile per la propria maturazione sia come un’inesauribile fonte di ispirazione per le proprie opere. E fu una passione profonda e ineludibile ad accendere il suo cuore per gli insegnamenti di Cristo. 

Che cos'è un dispositivo pedagogico

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Copertina del volume Che cos'è un dispositivo pedagogico

di Alessandro Ferrante

FrancoAngeli, 2017

Che cos'è un dispositivo? Che cosa si intende con questo termine in filosofia e nelle scienze umane? Che cosa comporta usare la nozione di dispositivo per descrivere e interpretare i processi educativi? Il libro ricostruisce significati, genesi e sviluppo del concetto di dispositivo ed esplora alcune delle principali linee di ricerca attraverso cui è stato ed è impiegato nel campo degli studi pedagogici. Il volume è volto a offrire le coordinate teoriche per comprendere questa fondamentale categoria, nell'ipotesi che essa possa dare un contributo prezioso per analizzare i processi di soggettivazione e la commistione di sapere e potere che caratterizza le pratiche educative; esso si rivolge a tutti coloro che sono interessati per ragioni di studio e di ricerca a una riflessione sui dispositivi, nonché alle figure professionali che a vario titolo lavorano nelle scuole e nei servizi formativi.

Non solo a parole

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copertina libro Non solo a parole

Corpo e narrazione nell’educazione e nella cura

Ivano GamelliChiara Mirabelli

Raffaello Cortina, 2019

Il libro incrocia saperi, pratiche, campi di ricerca differenti e risonanti: la pedagogia del corpo, il metodo autobiografico e le pratiche filosofiche convergono qui per ispirare nuove riflessioni a coloro che si interessano di cura e di educazione. 
In molti contesti ci si interroga da decenni sul rapporto che intreccia la dimensione del corpo, dell’azione, dell’emozione con quella della mente, del pensiero teorico, della concettualizzazione.

Questo fermento è indiscutibile quanto il fatto che il cambiamento prospettato fatica a trovare una reale applicazione all’interno delle procedure educative e di cura. 
Non solo a parole, che comprende riflessioni, esperienze e suggerimenti di pratiche, è un invito a fare e a pensare un’educazione e una cura in cui “corpo e mente” si alimentino reciprocamente, in direzione di un approccio alla relazione di cui tutti abbiamo bisogno.

Come pensiamo

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Copertina libro Come Pensiamo

Edizione italiana a cura di Chiara Bove

Raffaello Cortina, 2019

Come educare i giovani a quell’habitus mentale che consente l’agire deliberato e non abitudinario? Come stimolare la creatività, l’immaginazione e la passione per la conoscenza?
In questo testo classico John Dewey, il grande filosofo americano, descrive in modo puntuale il funzionamento di un certo modo di pensare – il “pensare riflessivo” –  da lui ritenuto quella forma di pensiero “intelligente” che consente di liberarsi dall’abitudine e dall’agire inconsapevole, sviluppando la curiosità, l’immaginazione, l’indagine. 

Una lettura importante per chi crede nella formazione mentale come finalità primaria dell’educazione e pensa alla scuola come “laboratorio” del pensiero e palestra per stimolare l’osservazione, l’amore per la ricerca e l’indagine che sono propri dell’atteggiamento scientifico. Un pensiero che coltivi il dubbio e riduca il rischio di accettare inconsapevolmente idee stereotipate e dogmatiche.

Saggi e contributi in volumi

“Italy – ECEC Workforce Profile.” In Early Childhood Workforce Profiles in 30 Countries with Key Contextual Data

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Italy ECEC Report

Chiara Bove, Silvia Cescato

Edited by P. Oberhuemer and I. Schreyer. Munich, 2018.

Estereótipos de gênero e sexismo linguístico presentes nos livros no contexto educativo para crianças - Stereotipi di genere nei libri di testo scolastici

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contributo seveso

Gabriella Seveso, Daniela Finco

L'articolo presenta una panoramica del dibattito italiano sugli stereotipi di genere nei libri scolastici e mostra come attualmente vi siano ancora situazioni contraddittorie, che vedono sia la presenza di testi innovativi, sia il persistere di testi tradizionali e stereotipati. 

Rivista Internazionale “Storie”

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Copertina rivista Internazionale Storia - dic 2020 / gen 2021

A cura di Silvia Pozzi; traduzioni di Alessandra Pezza, Silvia Pozzi

Il numero 1390 della rivista Internazionale “Storie” in edicola dal 23 dicembre 2020 al 7 gennaio 2021 ospita racconti, foto e fumetti: quest’anno le storie sono state scelte dallo scrittore cinese Yu Hua. Il numero è stato realizzato con la consulenza di Silvia Pozzi. Traduzioni di Antonio Paoliello, Alessandra Pezza, Silvia Pozzi, Anna Di Toro, Maria Gottardo e Monica Morzenti, Paolo Magagnin, Maria Rita Masci, Nicoletta Pesaro, Stefania Stafutti.

Articoli

A multi-component curriculum to promote teachers’ mental health: findings from the PROMEHS program

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A multi-component curriculum to promote teachers’ mental health: Findings from the PROMEHS program

Valeria Cavioni, Ilaria Grazzani, Veronica Ornaghi, Alessia Agliati, Sabina GandelliniElisabetta Conte
Carmel Cefai, Liberato Camilleri, Paul Bartolo, Sanja Tatalović Vorkapić, Lana Golob, Maria Poulou, Baiba Martinsone, Inga Supe, Celeste Simões, Paula Lebre, Adina Colomeischi, Petruta Rusu, Lidia Acostoaie, Tatiana Vintur

In the last two years, a growing number of studies have focused on the promotion of students’ mental health to address the negative effects of the COVID-19 pandemic.
However, less studies have been conducted on sustaining teachers’ mental health which has been affected by the sudden changes in online teaching and the difficulties in keeping and building relationship with students. Even before the pandemic, teaching has long been recognised as one of the most challenging occupations characterized by high levels of stress. Although the research highlighted the key role of mental health promotion among teachers, there is still a lack of programs enhancing teachers’ wellbeing. This study examined the impact of the PROMEHS program, a school-based curriculum, on teachers’ mental health. A total of 687 teachers participated in the study. Applying a preand post-training study design with experimental and waiting list groups, teachers were evaluated in social and emotional learning, resilience, and self-efficacy.

The results showed that there was a significant improvement in all competences of the teachers in the experimental group compared to those in the waiting list group. The paper discusses the implications of the findings with recommendations for further studies in the area. 

Wattpad as a resource for literary studies. Quantitative and qualitative examples of the importance of digital social reading and readers’ comments in the margin

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wattpad

Federico Pianzola, Simone Rebora, Gerhard Lauer

Il declino della lettura è un lamento noto da oltre un decennio in molti Paesi del mondo, spesso con toni paternalistici che accusano giovani, tecnologie digitali e social media (vedi i commenti ai recenti dati PISA 2018). In opposizione a questo atteggiamento, in questo articolo mostriamo nel dettaglio come adolescenti di tutto il mondo scrivano, leggano e commentino testi con una frequenza e vivacità mai documentate prima. Presentiamo alcune analisi di come opere di narrativa circolino sulla piattaforma di digital social reading Wattpad, uno dei luoghi più ricchi di stories scritte da utenti e che contiene romanzi, fanfiction, classici della letteratura e poesia. Utilizzando metodi quantitativi e qualitativi, strumenti tipici delle Digital Humanities e tradizionali analisi del testo, abbiamo analizzato 30 milioni di titoli e i testi e commenti di una selezione di opere in inglese. In questo articolo mostriamo: i temi preferiti in 13 lingue diverse, il ruolo che il genere letterario ha sul comportamento dei lettori e il tipo di coinvolgimento emotivo in risposta a classici della letteratura e a opere di teen fiction.

I nostri risultati indicano l’esistenza di una globale crescente cultura della lettura fra gli adolescenti, alcune preferenze di generi e argomenti (“amore”, “vita” e “amicizia” sono universali, ma temi come la morte e le relazioni famigliari sono specifici di alcune lingue), degli schemi ricorrenti di lettura (la valenza emotiva del testo influenza direttamente la valenza emotiva dei commenti), gradimento estetico (reazione al bullismo, sarcasmo, e riferimenti culturali noti sono gli aspetti più apprezzati) e interazioni sociali. Durante la lettura di teen fiction prevale un tipo di interazione affettiva spesso mirata alla creazione di legami sociali con gli altri lettori, mentre durante la lettura di classici prevale un tipo di interazione socio-cognitiva, una manifestazione di intelligenza collettiva mirata alla comprensione e attualizzazione del testo.

Uno degli effetti positivi per l’apprendimento delle competenze di lettura è che i lettori che leggono teen fiction imparano a leggere i classici e a valutare i libri non solo con risposte emotive dirette, bensì focalizzandosi maggiormente su un’interpretazione contestualizzata dell’opera.

Spaesamenti, formazione dei docenti alla competenza interculturale e fiducia nelle scuole

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articolo mariangela giusti

Mariangela Giusti

Negli ultimi venticinque anni, in Italia, tante figure professionali hanno fatto crescere la fiducia nel pensiero interculturale in educazione. Ciò ha aiutato i percorsi di scolarizzazione e di vita di tanti studenti, ha contribuito a modificare in positivo e ha fatto crescere la società italiana, non solo la scuola. Oggi il clima sociopolitico ha un andamento confuso e in via di trasformazione. È difficile prevedere quali direzioni prenderà. Quel che sappiano per certo (come docenti) è che nel corso degli ultimi mesi, i messaggi contrari alla costruzione del pensiero interculturale sono diventati frequenti, al punto che possono esercitare un’influenza negativa sulla formazione delle coscienze dei cittadini adulti e soprattutto dei minori. Anche per questo, sempre più oggi appare necessario valorizzare le situazioni positive che attraverso l’educazione sono state costruite — nelle quali la coesione esiste — per proporle come esempi possibili per altre. Il saggio riporta alcuni passaggi di un percorso di formazione alla competenza interculturale che ha interessato un gruppo di docenti di un istituto di istruzione secondaria superiore nel difficile compito di conoscere il territorio complesso dove i ragazzi vivono, per riversare poi a scuola, nella didattica, i dati reali appresi. La professionalità docente nelle classi plurietniche deve essere costruita in maniera individuale e convinta. Il percorso di ricerca/formazione condotto ha mostrato che per i docenti percorrere i territori vicini all’istituto scolastico, sostare, scambiare parole e colloqui con gli abitanti del quartiere può essere un modo intenzionale per avvicinarsi agli spazi di vita degli studenti e per formarsi.

Una scuola diversa è possibile (ed è già realtà)

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Micromega

Monica Guerra, Francesca Antonacci

Non c’è persona a vario titolo coinvolta nella scuola – docenti, dirigenti, studenti, famiglie, pedagogisti – che non concordi sulla necessità che la scuola vada cambiata. Per farlo però occorre avere un’idea guida forte, fondata su precisi valori e indirizzata a chiare finalità. Cambiare la scuola per farne uscire pezzi di un ingranaggio sociale che si adattino alle circostanze non è lo stesso che cambiarla al fine di preparare cittadini autonomi e consapevoli. In alcune scuole si sta sperimentando questa seconda strada. E con successo.

Interrogating transitions between learning contexts. A comparison among different theoretical approaches

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Ricerche di Pedagogia e Didattica

Alessandro Ferrante, Andrea Galimberti

Il contributo intende porre criticamente a livello teorico e metodologico il problema della “traduzione” degli apprendimenti conseguiti in un percorso di formazione di “secondo livello” in un contesto di “primo livello”. Tale problema sarà esplorato facendo riferimento agli approcci riflessivi, a quelli sociomateriali e a quelli sistemici, mostrando come differenti impostazioni epistemologiche conducano a esiti alquanto eterogenei nella definizione e nel trattamento dell’intera questione.