- Definizione di Comunità Educante
- Progettazione ed esecuzione di alcune azioni educative presso l’Istituto Comprensivo “Riccardo Massa”
- Monitoraggio della Comunità Educante
- Mappatura della Comunità Educante
- Festival “Il Diritto di Essere Bambini”
Tra le attività di progetto realizzate dal gruppo Unimib, si rende visualizzabile e fruibile il lavoro di mappatura delle Comunità Educanti presenti nelle sei regioni italiane coinvolte nel progetto. Il lavoro di mappatura è stato articolato in più fasi, complesso tanto nella fase di raccolta dei dati, quanto nella loro elaborazione dal punto di vista qualitativo e, in particolar modo, la terza fase ha riguardato l'implementazione di due mappe nella modalità interattiva visualizzabile sulla rete internet.
Le Comunità Educanti presenti sul territorio sono state individuate secondo alcune caratteristiche, ricercate nella prima fase di raccolta e analisi dei dati. Tali Comunità che insistono sui territori studiati sono otto: il Quartiere Gallaratese (Milano, Lombardia), Quartiere Stadera (Milano, Lombardia), Sansepolcro (Toscana), San Giustino (Umbria), Città di Castello (Umbria), Ceglie Messapica (Puglia), Elmas (Sardegna), Capoterra (Sardegna).
L'utilizzo dei GIS ha consentito di individuare gli attori presenti sul territorio delle Comunità Educanti, secondo una suddivisione per categorie. Le immagini realizzate con la tecnologia digitale dei GIS sono risultate efficaci per restituire una sorta di stato dell'arte del territorio interessato dalla Comunità Educante. Sono state ricavare delle immagini aeree che mostrano la numerosità degli attori che compongono le diverse Comunità Educanti.
La fase più recente ha avuto come oggetto la realizzazione di una mappatura territoriale rappresentante l’insieme delle comunità educanti riconducibili ai quartieri milanesi di Gallaratese-Bonola e Stadera.
Le attività sono state finalizzate all’elaborazione informatica geolocalizzata delle informazioni raccolte, tesa a creare un modello standard condivisibile, quale presupposto di una pratica replicabile anche per gli altri territori coinvolti, che miri a contrastare le povertà educative ivi presenti.
Se altre Comunità fossero interessate a conoscere lo stato dell'arte della dimensione dei propri servizi, in un dato momento, al fine anche di indirizzare politiche educative locali, si è predisposta una relazione con delle linee guida, affinché sia possibile avviare la raccolta dei dati e la loro visualizzazione.