
Il sociale fa notizia? Che tipo di comunicazione è efficace in questo settore? E ancora, quanto è importante raccontare i progetti di un’associazione?
Il 2 febbraio prossimo prende il via L’importanza di comunicare il sociale, un progetto articolato in tre appuntamenti ideato e curato da Cristina Carpinelli (giornalista di Radio24 e de Il Sole24Ore) in collaborazione con un gruppo di docenti del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”. Obiettivo dell’iniziativa è riuscire a comprendere e a condividere le migliori strategie comunicative e mediatiche per abbattere stereotipi e per costruire masse critiche, competenti e responsabili in grado di innescare dinamiche inclusive e accoglienti nel tessuto sociale e nel rapporto con le istituzioni.
Qui sotto il calendario degli eventi a cui si potrà partecipare solo connettendosi ai rispettivi link:
2 febbraio, ore 10.30-12.30
Non uno di meno. Le maestre di via Rubattino
Flaviana Robbiati, maestra di Via Rubattino
Giulia Pastori, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”.
Il 19 novembre del 2009 quattrocento rom sono stati sgomberati dalla baraccopoli di via Rubattino a Milano. Per i bambini del campo si è mobilitata l’intera città di Milano. Non era mai successo. Decine di milanesi hanno dato alloggio a intere famiglie rom, consentendo così ai bambini di terminare l’anno scolastico. Decisiva nel generare una tale accoglienza da parte della cittadinanza si è rivelata la comunicazione realizzata dalle maestre che, in pochi mesi, sono riuscite a demolire i pregiudizi più diffusi e consolidati.
16 febbraio, ore 10.30 -12.30
I baldanzosi. La danza per parlare di malattia psichiatrica
Massimiliano Soldati, psicologo, Progetto “Proviamoci Assieme” della Fondazione Casa della carità
Maria Benedetta Gambacorti Passerini, Delegata per il Tirocinio Formativo e di Orientamento del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”.
In Italia la malattia psichiatrica rappresenta oltre il 20% del totale delle patologie. Una persona su quattro è colpita da disagio psichico nell’arco della vita. Eppure, il tema è ancora un tabù per molti. Per cercare di abbattere questo stigma l’associazione “Proviamoci assieme” ha elaborato strategie di comunicazione – come, per esempio, il flash mob di danza – capaci di rendere partecipi e protagonisti gli stessi pazienti. Proprio grazie a questo tipo di performance artistiche è stato possibile parlare con competenza ed efficacia di disagio psichico, oltre che coinvolgere centinaia di persone nella conoscenza delle persone, dei loro problemi, dei loro bisogni, ma anche delle passioni e delle loro abilità.
24 febbraio, ore 10.30- 12.30
Sentieri possibili. L’esperienza dei “Maestri di Strada”
Cesare Moreno, Presidente di “Maestri di Strada”
Monica Guerra, Presidente del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”
A Barra, periferia di Napoli, la dispersione scolastica è all’ordine del giorno. Molti giovani rischiano di cadere nella rete della criminalità organizzata. In questo contesto lavora l’associazione “Maestri di Strada” che ha fatto della comunicazione un tema centrale, capace di raggiungere sempre più ragazze e ragazzi e in grado al contempo di avviare un nuovo modo di interagire e dialogare con le istituzioni competenti.