Fall School “Approcci e strumenti per educare alla biodiversità”

Presso il Centro Parco Cà Matta di Ponteranica, un’importante occasione di scambio e riflessione tra coloro che, nell’ultimo anno, hanno preso parte alla sperimentazione nazionale del toolkit metodologico BEAT

Dal 3 al 5 ottobre si è svolta presso il Centro Parco Cà Matta di Ponteranica (BG) la fall school “Approcci e strumenti per educare alla biodiversità”, un’esperienza residenziale che ha riunito un gruppo di 25 partecipanti tra educatrici, educatori e insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di secondo grado.

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di scambio e riflessione tra coloro che, nell’ultimo anno, hanno preso parte alla sperimentazione nazionale del toolkit metodologico BEAT, uno strumento pensato per accompagnare le esplorazioni all’aperto di bambine, bambini, ragazze, ragazzi e persone adulte, e promuovere esperienze immersive, continuative e place-based di educazione per la biodiversità. Il toolkit è stato ideato e messo a punto nell'ambito delle azioni di NBFC (National Biodiversity Future Centre).

Nel corso delle tre giornate, il gruppo ha continuato a lavorare sull'approccio metodologico sperimentando anche un ulteriore strumento, “Nature. Educarsi a incontrare la biodiversità” (Corraini Edizioni), un mazzo di carte che propone spunti e prospettive per avvicinare la biodiversità attraverso pratiche educative esperienziali.

L’esperienza, immersa nel contesto naturalistico del parco, ha alternato momenti di attivazione pratica, esplorazioni sul campo e attività di rielaborazione in piccolo e grande gruppo. Le carte, organizzate nelle categorie Azioni, Elementi, Strumenti, Prospettive, Domande, hanno offerto l’occasione per interrogarsi sui modi possibili di incontrare la biodiversità non solo come oggetto di studio, ma come esperienza di relazione, attenzione e cura, che è possibile sperimentare attivamente a partire da interessi e domande personali.
Il percorso si è configurato come uno spazio di apprendimento condiviso, in cui la dimensione del vivere insieme e del confronto quotidiano ha favorito la costruzione di riflessioni comuni e la messa a fuoco di questioni metodologiche centrali per l’educazione alla biodiversità. Tutto il processo è stato accompagnato dalla produzione di una documentazione in progress, utile a tenere traccia del processo svolto e a fissare attenzioni e scoperte ritenute più significative da ciascun partecipante.