Segnaliamo l'intervista alla Professoressa Nigris realizzata da Simona Ballatore per Il Giorno e pubblicata il 25 febbraio 2024 in versione cartacea nell'articolo dal titolo "Voti alle primarie - «No al ritorno al passato»" e online nell'articolo dal titolo "Tornano i voti alle elementari, c'e' chi dice No. I motivi dell'opposizione".
A seguire, segnaliamo l'articolo realizzato da Roberto Pietrobon per Il Manifesto e pubblicato il 30 marzo 2024 in versione cartacea e online con il titolo "Si torna indietro, riecco il voto numerico alla scuola primaria".
Nell'articolo si ricorda che l’ordinanza 172 fu introdotta a dicembre del 2020 dal II° governo Conte dopo un lungo confronto coordinato dalla professoressa Elisabetta Nigris.
Torna sul tema nuovamente Roberto Pietrobon de Il Manifesto, con un articolo pubblicato il 18 aprile 2024 in versione cartacea e online con il titolo "Repressione e disciplina,la scuola secondo Valditara".
Nell'articolo si riporta il commento della professoressa Elisabetta Nigris, coordinatrice della commissione che, nel 2020, ridefinì l’impianto valutativo nella scuola primaria: «Questa proposta ribadisce la mancanza di dialogo fra la politica e la scuola che a gran voce, con tutte le associazioni professionali di docenti dirigenti e genitori, ha chiesto di non tornare indietro rispetto a una riforma che ha mobilitato risorse ed energie per ripensare alla valutazione e al fare scuola come strumento di promozione dell’apprendimento di tutti e di ciascuno».
Anche Vita.it dedica un dettagliato servizio al tema, con un articolo di Sabina Pignataro pubblicato online il 22 aprile 2024 con il titolo "Il ritorno dei giudizi sintetici: Valditara contro tutti".
Nell'articolo lunga intervista alla professoressa Elisabetta Nigris, coordinatrice della commissione che, nel 2020, ridefinì l’impianto valutativo nella scuola primaria: «Vengono attuate riforme senza aver ascoltato le scuole, ma soprattutto senza fare riferimento a ciò che la ricerca ci insegna. Sono anni che la scuola viene investita da riforme lontane da chi ci vive, imposte dall’altro e completamente disgiunte dai risultati della ricerca».