di Micaela Castiglioni
La situazione globale, drammatica e stra-ordinaria che stiamo vivendo a causa della pandemia per COVID19 sta mettendo in evidenza criticità, fragilità, vulnerabilità, così come lati oscuri e sommersi, contraddizioni e paradossi, a più livelli, anche differenti tra loro, e all’interno delle molteplici appartenenze della vita adulta.
Come studiosa ed esperta di educazione degli adulti e degli anziani mi hanno colpito quelle che potremmo chiamare le narrazioni caleidoscopiche sull’identità e sul ruolo
degli adulti che l’emergenza coronavirus ha messo in risalto in modo molto nitido. Ne richiamo soltanto alcune, certa che chi leggerà queste brevi riflessioni potrà
integrarle, ampliarle, e perché no, metterle in discussione.
E qui, non posso evitare di pormi alcune domande: perché questo comportamento? Forse, perché è stato posto un vincolo? Perché la libertà individuale è stata limitata? Se non ci fossero le regole e le limitazioni ministeriali la percentuale di questi adulti rischierebbe di aumentare? Probabilmente, sì; se i decisori politici stanno progressivamente intervenendo – almeno nelle aree geografiche così dette rosse - con limitazioni più rigide, con controlli ancora più severi e con multe molto più pesanti.
Quali altre narrazioni si possono aggiungere? Ci vengono in mente possibili integrazioni? Narrazioni diverse? Che cosa possiamo apprendere, seppur drammaticamente, dal COVID 19, affinché non tutto ritorni come prima?