Insegnante di scuola dell'infanzia e di scuola primaria

L’insegnante di scuola dell’infanzia e di scuola primaria fa parte del personale docente dei rispettivi ordini di scuola: la scuola dell’infanzia che accoglie, non obbligatoriamente, tutti i bambini dai 3 ai 6 anni; la scuola primaria che, all’interno de sistema obbligatorio di istruzione, avvia il percorso scolastico dei bambini dai 6 agli 11 anni.

L’insegnante svolge la sua attività prevalentemente nelle scuole statali o paritarie o a volte in altre strutture educative (ad esempio ospedaliere), all’interno delle quali è coordinato da un dirigente scolastico o da un coordinatore pedagogico, svolge attività educative e didattiche rivolte a una o più classi di bambini, progettate in modo autonomo e in modo collegiale, ed è coinvolto nel coordinamento didattico finalizzato ad assicurare il raccordo tra servizi all’infanzia e la scuola primaria.

L’insegnante di scuola dell’infanzia e di scuola primaria è un professionista con un'avanzata formazione teorico-pratica nell'ambito delle discipline psicopedagogiche, metodologico-didattiche, tecnologiche e della ricerca, e nella formazione teorica e didattica sugli ambiti disciplinari oggetto degli insegnamenti previsti dalle Indicazioni Nazionali per gli ordini di scuola considerati. Qualora conseguita l’abilitazione, può operare nei contesti scolastici come insegnante di sostegno, per l'accoglienza e l'inclusione degli allievi con disabilità.

La realtà sociale in continuo cambiamento e i progressi della ricerca rivolta alla dimensione educativa, didattica, organizzativa e formativa riguardante la scuola e i suoi operatori, anche all’interno del quadro europeo di riferimento, fanno dell’insegnante una figura professionale polivalente, dotata di molteplici competenze che le consentano di leggere i contesti socio-culturali in cui si colloca la propria attività; di accogliere e integrare le diversità e le caratteristiche individuali di ciascun allievo, così come le specificità delle diverse culture di cui è portatore; di promuovere motivazione, creatività e sviluppo dell'identità dei bambini; di costruire percorsi flessibili e articolati di apprendimento nelle diverse aree disciplinari, con una particolare attenzione agli obbiettivi trasversali; di promuovere sia gli aspetti cognitivi dell'apprendimento sia quelli affettivi e socio-relazionali, in una visione globale di sviluppo e di crescita del bambino.

D.M. 10 settembre 2010, n. 249: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244».

D. Lgs. 19 febbraio 2004, n. 59: Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53.

D.Lgs 16 novembre 2012, n. 254: “Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89”

D.M. 1/8/2017, n. 537, integrato dal D.M. 16/11/2017, n. 910: Comitato scientifico nazionale per l'attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell'insegnamento - "Indicazioni nazionali e nuovi scenari” (1 Marzo, 2018)

TKCOM (2018). Global Teachers’ Key Competences Framework. Barcelona: TKCOM

http://tkcom.eu/wp-content/uploads/2018/05/20180311_GTKC-english_Finalversion-with-appendix.pdf


Ragazze che studiano per diventare fisiche, matematiche, informatiche o biotecnologhe.
Ragazzi che studiano per diventare maestri, educatori, assistenti sociali o psicologi.
In comune, gli uni e le altre, hanno la passione per i propri studi e la scelta di un percorso libero da stereotipi.

Ci siamo anche noi! è uno dei progetti di sensibilizzazione per il contrasto alla segregazione di genere nei Corsi di Laurea dell'Ateneo di Milano-Bicocca promosso dall'Osservatorio per la parità di genere.